Messaggio del cofondatore, Institore/Direttore Generale
Dottor Vito Manduca
"Quel braccio del lago di Como..." in quel tempo non c'erano ancora la TV e Internet.
C'era un focolare e noi intorno, d'inverno, a esorcizzare il freddo che, impietoso, valicava le fragili coperture di abitazioni medioevali.
Più del fuoco, era la possente voce di mio padre, intellettuale contadino, che riscaldava, leggendo e rileggendo I promessi sposi di Alessandro Manzoni
Una voce diversa da quella del lavoratore infaticabile e del capo villaggio autorevole a cui eravamo abituati durante il giorno.
Magia di un libro, trofeo conquistato sui banchi di scuola serale per adulti, che accusava il logorio del tempo e dell'uso frequente.
Pagine ingiallite e precarie che emanavano un fascino e una suggestione da non lasciare indifferenti neppure noi, piccoli e assonnati al crepitio della fiamma.
L'attrazione fatale per il "mondo dei libri" è nata intorno a quel focolare, immaginando i capponi di Renzo penzolanti, impotenti e rassegnati, dalla cintola e i "Bravi" intimare a Don Abbondio che "...questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai..."
Una delle tante sere, interrompendo la lettura, stupii mio padre e mia madre affermando deciso: "da grande farò... i libri..." Avevo quattro anni... o giù di lì. Ancora non leggevo e di libri conoscevo solo quello di cui mio padre era geloso e i "sussidiari" delle sorelle più grandi. Presto arrivarono le scuole, l'università, il lavoro, Daniela e il mio primo editore, il caro Renzo Stefanelli "artigiano" del mio primo libro "Vite rubate", a sostenermi nella passione. E l'attrazione fatale per i libri si rinnovò di stagione in stagione crescendo, con gli anni, di intensità.
Cresendo, poi, negli anni e nell'istruzione, analizzando il capolavoro manzoniano non più con gli occhi del bambino, in parte cambiai giudizio su quelle pagine. Non già e non tanto sullo stile manzoniano che ciascun lettore valuta soggettivamente, o sulla presa di coscienza dei soprusi del potente sul debole, quanto sulle diverse valutazioni nei confronti della rassegnazione o sul ricorso alla Divina Provvidenza, persuasi che nulla si possa fare per uscire dalla condanna a subire o a omaggiare il potere (i capponi di Renzo) solo per tentare di avere giustizia, che comunque sarà negata.
Tuttavia il diverso e più critico giudizio non sminuiva il valore di quelle emozioni intorno al focolare, né annullava la passione per i libri... anzi.
Fondare la casa editrice e assumerne la direzione non rappresentarono soltanto la completa realizzazione di quel sogno bambino, ma anche l'inizio di un nuovo sodalizio "raffinato" e colto con Daniela D'Agosto, editrice di rara sensibilità nella cura della selezione e nella ricerca dell'accuratezza nell'editing, oltre che ineguagliabile compagna di vita. Agli autori e alle autrici che ci affideranno i loro sogni nel cassetto offriamo una sicura finestra per affermarsi come autori; pur non potendo garantire sconfinati successi, promessa azzardata per chiunque, stante il meccanismo rigido del mercato librario che premia prevalentemente gli autori già famosi o comunque coloro che riusciranno a conquistarsi nel tempo, con pazienza e perseveranza, notorietà come persone prima ancora che come scrittori e scrittrici.
O a coloro a cui la notorietà giunge per caso, all'improvviso, magari per un delitto commesso o subito rilanciato su grande scala da ogni mezzo di comunicazione.
Animati dalla passione dell'artigiano/editore, assicuriamo la realizzazione di prodotti accurati e massimo impegno nella diffusione. Non successi strepitosi garantiti, dunque, ma sicure opportunità di successo a chi non si stancherà di credere nel proprio potenziale e non riterrà conclusa la missione il giorno in cui affiderà il manoscritto all'editore. Sarà dal momento in cui il sogno diverrà realtà tangibile con il libro in commercio che occorrerà passare dalla fantasia dello scrivere all'impegno quotidiano dell'agire per farsi conoscere. In fondo, si può sognare anche dormendo ma la ricerca del successo richiede un agire lucido e sistematico.
Amiamo dire che "un libro è come un neonato: quando da idea diviene realtà vivente, necessita dell'amore e delle cure genitoriali di lungo periodo per crescere forte e sano e divenire adulto compiuto" . E non vi è dubbio: i genitori del libro sono gli autori e le autrici; l'editore è la "struttura" professionale, organizzata e preziosa per farlo nascere, ma le amorevoli cure competono quotidianamente a chi lo ha concepito traendone piacere, anche nel vederlo crescere.
SAREMO SEMPRE A FIANCO DEGLI AUTORI E DELLE AUTRICI PROATTIVI, APPASSIONATI E TENACI.
ENTRI NEL NOSTRO MONDO CHI AMA CONDIVIDERE PASSIONI, PRONTO A INTRAPRENDERE NUOVI ORIZZONTI ATTRAVERSO NUOVE AZIONI VERSO IL SUCCESSO DEL LIBRO; NON ENTRI CHI IMMAGINI FORTUNE SMISURATE PER GRAZIA RICEVUTA!
(Vito Manduca)
